Traduzione francese, con testo italiano a fronte, di Mario Selvaggio. Come ha scritto Giovanni Dotoli nell'introduzione: "La voce di Fabrizio De André ti prende alla gola, annuncia la verità del poema. Egli sa che la civile convivenza nascerà dalla poesia, per ritrovare l'Unità di Babele anteriore all'orgoglioso disegno degli uomini di sfidare Dio, con la costruzione di una torre omonima delle lingue, in cui il dialogo si è spezzato per sempre. Così la Buona Novella è tra noi, tra gli uomini, da quando Cristo si è affacciato su questa terra. I Vangeli, gli apocrifi e quelli canonici, narrano della Parola di Cristo rivolta ai poveri, agli umili, ai buoni. De André torna al Cristianesimo delle origini, ai suoi aspetti rivoluzionari, in linea con il suo anarchismo. La sua ingenuità è parallela alla sensibilità profonda degli "Apocrifi", a quel vedere il messaggio cristiano nella sua nudità, senza i fronzoli dello spettacolo religioso. La Buona Novella è l'inno dell'uomo, il canto del Signore che ci accoglie, la parola della religiosità laica che salva le nostre anime. Fabrizio De André ci ha offerto una delle strade migliori per liberare l'uomo, nel senso più bello della Comunità".
Editrice Apes, Roma, 2012 ISBN 978-8872330920 |