• (...) Quella dell'autrice è la ricerca di un abbraccio metaforico e umanissimo con un viaggiatore di un treno senza tempo, spacciatore di lenti e venditore di musica, sceso troppo presto, perché arrivato alla sua ultima stazione. Una ricerca che si fa ancora più intensa nelle ultime pagine, che ripercorrono con sentita commozione poetica il romanzo scritto da Fabrizio De André insieme ad Alessandro Gennari: fino a ritrovare metaforicamente nello sguardo obliquo, così fuori misura, di uno dei più grandi poeti degli emarginati e dei respinti la dimensione di un volo di ghiandaia, che ha permesso a De André di fermarsi per sempre, con la musica altissima dei suoi versi ostinati e contrari, tra le ardesie sbiadite sopra le finestre di Genova, tra le sue sughere scorzate, tra quei pezzi di un'umanità marginale con i quali ha voluto recitare la sua ultima preghiera. [risvolto di copertina]



    Bibliosofica, Roma, 2003
    ISBN 978-8887660104
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