Quella di venerdì 14 dicembre 1962 era una notte buia e tempestosa. Paolo Villaggio e Fabrizio De André, ancora sconosciuti, stavano perdendo tempo in compagnia di altri fannulloni. Complici un topo e la fame, l'atmosfera di torpore che avvolgeva la combriccola si infiammò parecchio. Fu quando la pace tornò a regnare che, come per magia, nacque Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers. A cinquant'anni di distanza, dopo essere diventato uno dei più grandi attori comici del Novecento, una leggenda vivente che ha fatto ridere, e anche piangere, milioni di spettatori al cinema, nei teatri e in televisione, Villaggio torna sul vecchio testo, più attuale che mai, per farlo esplodere in un romanzo esilarante e affilato, raccontandoci, infine, la vera storia di Carlo Martello. Scopriremo così quanto fosse codardo il re carolingio, e quanto poco fosse diverso da lui il suo nemico, quello sbruffone di Abd al-Rahman, governatore di al-Andalus. Il Medioevo fantastico di Villaggio ci apparirà allora molto simile ai nostri giorni, perché, da quando esiste il mondo, poco è cambiato: i ricchi continuano a compiere soprusi, a concupire le donne con il denaro e a schiacciare deboli e poveri, cui non resta che subire e magari sbeffeggiarli con la satira o denunciarli nelle canzoni; un tempo ci pensavano giullari e menestrelli, oggi ci sono i comici e i cantautori. Non è un caso che la copertina di questo libro sia stata disegnata, come omaggio all'autore, da Dario Fo. [presentazione editoriale]