• NOTA
    Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Marco Aurelio, Pensieri, Mondadori, Milano 1989.



    Abìtuati ad ascoltare attentamente ciò che gli altri dicono, e cerca di penetrare il più possibile nell'animo di chi ti parla.

    Ad opprimerti non sono né il futuro né il passato, ma sempre il presente. E questo si riduce a ben poca cosa.

    Ama il mestiere che hai imparato e contentatene.

    Chi ha visto le cose presenti, ha visto tutto: tutto ciò che è stato fin dall'eternità, tutto ciò che sarà per l'eternità. Tutte le cose sono infatti dello stesso genere e della stessa specie.

    Contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto.

    Devi sempre agire, parlare e pensare, come se fosse possibile che tu, in quell'istante, lasciassi la vita.

    Nessuno va rimproverato. Se puoi, correggi l'uomo; se non puoi, correggi la cosa; e se non puoi fare neppure questo, a che servono i rimproveri? Niente va fatto senza motivo.

    Non dura che un giorno ogni cosa, tanto ciò che ricorda, quanto ciò che è ricordato.

    Non è strano che l'ignoranza e la vanità siano più forti della saggezza.

    Non v'è nulla di nuovo: tutto si ripete, e subito passa.

    Nulla viene dal nulla, come nulla ritorna nel nulla.

    Ognuno di noi vive solo questo breve istante che è il presente; il resto è già vita passata, o incerto avvenire. Breve è quindi il tempo che ognuno di noi vive, breve l'angolino della terra dove lo si vive, breve anche la più lunga fama presso i posteri.

    Pensa spesso alla rapidità con cui passa e scompare tutto ciò che esiste e che nasce. (...) Pensa all'abisso infinito del passato e del futuro, dove ogni cosa svanisce. Non è insensato, allora, inorgoglirsi, affannarsi, lamentarsi come se il tormento che ci affligge fosse destinato a durare a lungo?

    Per ogni individuo, vantaggioso è ciò che è conforme alla sua costituzione e alla sua natura.

    Presto dimenticherai tutto; presto ti dimenticheranno tutti.

    Ricordati che tutto quanto è racchiuso entro i limiti del tuo corpo e del tuo spirito non ti appartiene né dipende da te.

    Se sei afflitto da qualche causa esterna, non è questa ciò che ti molesta veramente, ma il giudizio che ne dai, e questo sì, puoi annullarlo immediatamente.

    Se una cosa ti riesce difficile, non supporre subito che sia umanamente impossibile; ma pensa piuttosto che se una cosa è possibile e appropriata all'uomo, deve essere accessibile anche a te.

    Tutto ciò che è in qualche modo bello è bello per se stesso ed è completo in sé, indipententemente dalla lode che se ne può fare. L'oggetto lodato non diviene quindi né migliore né peggiore.