NOTA
Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Lao Tzu, Il libro del Tao, Newton Compton, Roma 2011. Appena raggiunta la maturità, si comincia a invecchiare. Chi promette alla leggera raramente mantiene la parola. Chi trova tutto facile incontra molte difficoltà. Chi sa non parla, chi parla non sa. Colui che conosce gli altri è sapiente; colui che conosce se stesso è illuminato. Esser di poche parole è secondo natura, perché un turbine di vento non dura tutta una mattina, un acquazzone non dura un giorno intero. Chi li produce? Il cielo e la terra. S perfino il cielo e la terra non possono persistere a lungo, tanto meno può farlo l'uomo. Il popolo ha fame perché chi sta in alto si mangia troppe tasse: ecco perché ha fame. Il popolo è difficile da governare perché chi sta in alto ama strafare: ecco perché è difficile da governare. Il popolo prende alla leggera la morte perché la sua ansia di vivere è eccessiva: ecco perché prende alla leggera la morte. Ora, chi non si dà da fare per vivere è più saggio di chi dà tanto valore alla vita. Il saggio conosce se stesso, ma non si mostra; ha rispetto di se stesso, ma non si ritiene prezioso. Il saggio elimina gli eccessi, le stravaganze, gli estremi. Le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere. Chi è capace non discute, chi discute non è capace. Nell'abitare, buono è il sito; nel pensare, buona è la profondità; nei rapporti con gli altri, buona è l'umanità; nel parlare, buona è la sincerità; nel governare, buono è l'ordine; nel lavoro, buona è la capacità; nel muoversi, buono è il momento giusto. Non c'è colpa più grande che assecondare i desideri. Non c'è sventura più grande che non sapersi accontentare. Non c'è difetto più grande della sete di guadagno. Perché chi sa che abbastanza è abbastanza, ha sempre a sufficienza. Non c'è nulla al mondo più molle e debole dell'acqua, eppure nell'attaccare ciò che è duro e forte nulla può superarla, non c'è nulla che la sostituisca. Quando il cielo odia, chi ne conosce la causa? Ricchezza e onori e in più arroganza si lasciano dietro rovina. Sapere di non sapere è saggezza suprema, non sapere di sapere è un male. Ora, solo considerando male un male non si ha male. Il saggio considera un male questo male: perciò non ha male. Tutte le creature del mondo sono generate dall'essere; l'essere è generato dal non-essere. Tutti sanno che il bello è bello, e da ciò conoscono il brutto. Un buon parlatore non ricorre agli insulti. |