Alcune cose sono importanti per noi solo perché siamo noi ad interessarcene.
Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. C'è una dimensione della realtà in cui neppure la più ardita - o la più sciatta - accettazione della soggettività può osare spingersi. È questo lo spirito della celebre risposta di Georges Clemenceau a chi gli schiedeva un parere su cosa gli storici del futuro avrebbero detto della Grande guerra: "Non diranno che il Belgio ha invaso la Germania". Verità, Rizzoli, Milano 2007. È impossibile che una persona menta se non crede di conoscere la verità. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. È un dogma generalmente accettato che la fiducia reciproca sia essenziale agli amanti. Verità, Rizzoli, Milano 2007. È un fatto che le persone ricorrono spesso alle bugie e ad altre forme di comportamento disonesto, ma a quanto pare ciò non implica che vivere e parlare con loro sia del tutto inutile. Significa soloo che bisogna stare attenti. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Fra le cose cui non possiamo fare a meno di dedicarci ci sono quelle che amiamo. (...) Non ci è però possibile indurre noi stessi ad amare, in virtù di un semplice atto di volontà - in virtù, cioè, di una scelta di farlo. Le cause effettive dell'amore variano e spesso non è facile rintracciarle. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Gli escrementi possono essere considerati il cadavere delle sostanze nutritive, ciò che resta quando gli elementi vitali del cibo sono stati consumati. Da questo punto di vista sono una rappresentazione della morte che noi stessi produciamo e che anzi non passiamo fare a meno di produrre durante il processo stesso di mantenerci vivi. Forse troviamo disgustosi gli escrementi proprio perché ci rendono così intima la morte. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. Gli esseri umani hanno una certa propensione a non prendere affatto alla leggera il compito di ragionare su sé stessi. La spontaneità cieca e sbrigliata non è esattamente il tratto distintivo della nostra specie. Ci impegniamo in uno sforzo considerevole, cercando di fare chiarezza sul tipo di persona che siamo realmente, cercando di riuscire a capire cosa ci sta davvero a cuore, cercando infine di decidere se c'è qualcosa che possiamo fare, e cosa, in merito a tutto questo. È alquanto improbabile che gli altri animali si diano la pena di occuparsi di questioni simili. In verità, noi esseri umani sembriamo proprio l'unica cosa in circolazione che sia anche capace di prendersi sul serio Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Le proprietà della realtà, come le verità che le riguardano, sono quelle che sono indipendentemente da ogni diretto o immediato controllo della nostra volontà. Non possiamo cambiare i fatti né, analogamente, modificare le verità che li riguardano, con un semplice atto di giudizio o un umpulso di desiderio. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Il bugiardo non può non preoccuparsi dei valori della verità. Per inventare qualunque bugia, deve credere di sapere che cosa è vero. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. Io non credo che ci sia qualcosa che sia importante di per sé. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. L'amore di chi ama non dipende da nessun tipo di ragioni. L'amore non è una conclusione. Non è il risultato logico di un ragionamento, né laconseguenza dell'esame di una serie di ragioni a suo favore. L'amore crea le ragioni della sua esistenza. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. L'amore è involontario, per il fatto che non è sottoposto direttamente al controllo della nostra volontà. Non possiamo amare - o smettere di amare - solo perché abbiamo deciso di farlo. Le cause dell'amore sono svariate e spesso oscure. In ogni caso, però, l'amore non è, per sua natura, questione di giudizio o di scelta ragionata. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. L'amore è una modalità particolare dell'interesse. (...) Tutto, o quasi tutto, può essere oggetto dell'amore - una vita, una certa qualità dell'esperienza, una persona, un gruppo, un ideale morale, un ideale non morale, una tradizione, qualsiasi tipo di cosa. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. L'amore non ha bisogno di ragioni e tutto può causarlo. D'altra parte, l'amore è una fonte molto ricca di ragioni per agire. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. La maggior parte delle persone riconosce, e lo ammetterà più o meno facilmente, che la verità ha una grande importanza. Nello stesso tempo pochi sono oin grado di chiarire in modo convincente quale sia l'origine di tale prerogativa. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Le stronzate infilate in un discorso non hanno alcun legame con un interesse per la verità. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. Mentre tutti ammettono di buon grado che circolano innumerevoli stronzate, parecchi negano che possa esistere, anche solo in via di principio, qualcosa come la verità Verità, Rizzoli, Milano 2007. Nessuno può costruire una casa partendo dal tetto Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Niente è davvero importante per un individuo se manca in sé l'interesse. L'importanza non è mai intrinseca. Dipende sempre dagli atteggiamenti e dalle disposizioni di un individuo. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Noi amiamo la vita. Cioè, amiamo vivere. Questo non significa però che vivere sia per noi una fonte di gioia. Spesso non lo è affatto. Sono molte le persone che accettano di accollarsi un carico enorme di sofferenze, solo per continuare a restare in vita. È vero, naturalmente, che alcuni si trovano in condizioni così disperate che davvero desiderano morire. Ma difficile sostenereche questo dimostri che non amino la vita. Mostra soltanto che odiano la disperazione. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Non sembra possibile essere involontariamente insinceri. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. Ovviamente riuscire a ingannare un amico implica un difetto in colui che ha ingannato. Ma mi un difetto anche in chi è stato ingannato, visto che oltre al bugiardo sono stati i suoi sentimenti a tradirlo. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Proprio come si hanno dei movimenti corporei involontari, così una varietà di pensieri, desideri e sentimenti può penetrare nella mente di una persona, senza essere quello che la persona veramente pensa, sente, desidera. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Quando abbiamo a che fare con qualcuno che conosciamo appena, siamo portati a valutare, più o meno consciamente, la sua affidabilità; e di solito la valutazione prende le mosse da alcune specifiche affermazioni tra quelle che da lui abbiamo ascoltato. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Quando facciamo esattamente quello che desideriamo fare, godiamo della libertà di agire. Libero è quell'atto che una persona compie soltanto perché vuole compierlo. Godere della libertà d'azione consiste nel preservare questo accordo armonioso tra ciò che facciamo e ciò che vogliamo fare. Prendersi sul serio, Rizzoli, Milano 2008. Quando qualcuno scopre che una persona di cui considerava normale fidarsi gli ha mentito, deve prendere atto dall'inaffidabilità dei suoi radicati sentimenti di fiducia. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Raggiungere una genuina conoscenza di noi stessi è senza dubbio una delle imprese più difficili, ed è innegabile che la verità su ciò che siamo può anche essere scomoda. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Secondo alcune definizioni, non esiste menzogna a meno che non venga prodotta un'affermazione falsa; secondo altre, una persona può mentire anche facendo un'affermazione vera, a patto che ritenga che l'affermazione sia falsa e abbia lo scopo, nel produrla, di ingannare. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. Strano a dirsi, viviamo in un tempo in cui non poche persone di considerevole cultura pensano che la verità non meriti speciale rispetto. Era noto, naturalmente, che la tendenza a prenderla sottogamba è più o meno endemica nel mondo del giornalismo e della politica, la cui fauna è proverbialmente generosa nella produzione di stronzate, bugie e ogni altra frode e inganno che le riesca di escogitare. (...) Di recente, però, un analogo atteggiamento è diventato spiacevolmente comune in categorie che, forse con una dose di ingenuità, una volta erano considerate più affidabili. Numerosi casi di sfacciato scetticismo e cinismo nei confronti dalla verità hanno riguardato (...) storici, biografi, scrittori di memorie, teorici della letteratura e narratori - nonché i filosofi, dai quali, fra tutti, era ragionevole aspettarsi che la sapessero più lunga. Verità, Rizzoli, Milano 2007. Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Stronzate. Un saggio filosofico, Rizzoli, Milano 2005. |