• NOTA
    Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Giulio Cesare Croce, Bertoldo e Bertoldino, Rizzoli, Milano 1973.



    A buono intenditore poche parole bastano. (45)

    Buone parole e tristi fatti ingannano i savi e i matti. (63)

    Ch'intende, chi non intende, e chi non vuol intendere. (45)

    Chi cerca di sapere i fatti altrui mostra di curare poco i suoi. (103)

    Chi crede ai sogni fonda i suoi pensieri nella nebbia. (88)

    Chi dà presto quello che promette, dà due volte. (9)

    Chi fa quello che non deve, gli avviene quello che non crede. (82)

    Chi ha tempo non aspetti tempo. (74)

    Chi ha un vizio per natura, fin alla fossa dura. (180)

    Chi l'altrui prende, se stesso vende. (61)

    Chi lascia stare i fatti suoi per far quelli d'altri, ha poco senno. (88)

    Chi loda uno innanzi che l'abbia praticato, spesso si dà delle mentite da se stesso. (89)

    Chi manda la lingua avanti del pensiero non ha del saggio. (90)

    Chi non ha del suo non può darne ad altri. (16)

    Chi numera gli anni fa conto con la morte. (42)

    Chi può fare può anco disfare (84)

    Chi si loda s'imbroda. (38)

    Chi si pretende di saper nulla, quello è più sapiente degli altri. (89)

    Chi si trova senza amici è come corpo senza anima. (89)

    Chi ti consiglia in cambio d'aiutarti, non è buon amico. (89)

    Colui che più in alto siede, sta più in pericolo di cadere al basso e precipitarsi. (17)

    Cosa fatta in fretta non fu mai buona. (82)

    Da uno che dorme ad uno che sia morto io faccio poca differenza, essendo che il sonno si chiama fratello della morte. (15)

    Il digiuno fa i cibi saporiti e buoni, e la sete fa l'acque dolcissime e delicate. (106)

    L'acqua cheta e l'uomo che tace, non mi piace. (30)

    L'appetito è condimento delle vivande (106)

    L'uomo non deve inchinarsi all'altr'uomo. (53)

    La morte ha la balestra in mano per tirare tanto a' giovani quanto a' vecchi (95)

    Le bugie hanno corte le gambe ed al bugiardo ricercasi buona memoria (200)

    Le risa abbondano sempre nella bocca de' pazzi. (18)

    Meglio è esser uccello di campagna che di gabbia. (63)

    Meglio è un'oncia di libertà, che dieci libre d'oro (84)

    Non bisogna fare, chi non vuol che si dica. (82)

    Non è il peggior sordo, quanto quello che non vuole udire. (27)

    Non può far animo di leone chi ha il cuore di pecora. (63)

    Non si trova al mondo la più insolente bestia quanto il villano il quale si trova posto in alto stato dalla fortuna; però (114)

    Non viene ingannato se non chi si fida. (65)

    Ognuno, per grande e quanto potente si voglia, ha bisogno di qualche cosa. (149)

    Ode, vede e tace, se vuoi vivere in pace. (83)

    Ogni pianta, ogni albero e ogni radice suole produrre il frutto suo secondo la sua specie, né mai prevaricare di quanto gli ha ordinato la gran madre natura, maestra di tutte le cose. Solo la pianta dell'uomo è quella che varia e manca, onde molte volte si vede che d'un padre di bella presenza nasce un brutto, anzi mostruoso figlio, e d'un dotto un ignorante e goffo. (98)

    Ogni tempo viene, a chi può aspettarlo. (65)

    Qual è il più lungo giorno che sia?
    Quello che si sta senza mangiare. (41)

    Qual è la più gran pazzia dell'uomo?
    Il riputarsi savio. (41)

    Sta' discosto all'acqua corrente e da can che mostra il dente. (30)