• NOTA
    Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Confucio, La via dell'uomo, Feltrinelli, Milano 1993.



    Il duca di Shi interrogò Confucio sull'arte del governo. Il maestro disse: "Il buon governo c'è quando quelli che sono vicini sono felici e quelli che sono lontani sono attratti".

    Il maestro disse: "Ahimè, non ho mai visto nessuno amare la virtù come la bellezza!".

    Il maestro disse: "Belle parole e aspetto insinuante sono raramente associati alla vera virtù".

    Il maestro disse: "Il cuore di un uomo superiore calmo e sereno. Il cuore di un uomo comune è stizzoso e mai a suo agio".

    Il maestro disse: "Il saggio parla raramente di guadagno, del destino e dell'amore. Questo perché chi si preoccupa solo del guadagno non si cura di ciò che è giusto, inoltre il destino è un mistero e l'amore è un argomento sconfinato".

    Il maestro disse: "Leggere e studiare senza pensare è fatica inutile. Pensare senza leggere e studiare è pericoloso".

    Il maestro disse: "Nel trattare col mondo, l'uomo superiore non presta attenzione a ciò che è o non è permesso. Egli si attiene soltanto a ciò che è giusto".

    Il maestro disse: "Non ho mai visto un uomo che si accorga dei propri errori e che rimproveri se stesso".

    Il maestro disse: "Non rivolgere la parola a un uomo col quale si può parlare significa avere perso un uomo. Parlare con coloro ai quali non si può parlare significa avere sprecato parole. Quelli che sono saggi non perdono il loro uomo e non sprecano parole".

    Il maestro disse: "Può essere adatto a insegnare agli altri solo colui che continuamente ripassa ciò che ha studiato e cerca di ottenere nuove conoscenze".

    Il maestro disse: "Quanto una persona è impopolare, è necessario esaminare il caso per vedere perché questo avviene. Anche quando una persona è popolare bisogna trovare il perché".

    Il maestro disse: "Un uomo non deve temere che gli altri non riconoscano i suoi meriti. Egli deve soltanto temere di non sapere riconoscere i meriti altrui".

    Ji Kang interrogò Confucio sull'arte del governo. Confucio rispose: "Governare significa mettere le cose al posto giusto. Se conduci il popolo sulla via diritta, chi oserà condurlo per quella storta?".

    "Non fare agli altri quello che non ti piacerebbe che fosse fatto a te".