Capisco meglio una rissa d'osteria, una guerra di santi, una faida di quartiere e di palio; meglio Cerchi contro Donati, romanisti contro laziali, automobilisti in furore; perfino negri contro bianchi e viceversa... Torve dissennatezze, naturalmente, ma che nascono da uno sgarro, un'incompatibilità, un torto presunto, un pregiudizio, e sono in qualche modo un rovescio dell'amore, s'apparentano alla passione. Ma sparare a freddo su uno che è nato all'altro capo del mondo, che non hai mai visto, che non ti conosce e non parla la tua lingua, per ragioni che non sai, che non ti toccano, decise da altri, indenni in stanze blindate, persuasi di figurare dopodomani nella storia!...
Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Chi scrive per il suo tempo, disperi di sopravvivergli. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Com'è straziante soffrire le sofferenze di un altro! Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Con tutti i grandi o grandissimi qualche confidenza me la prendo. È Leopardi che mi dà soggezione. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Conversando, sforzatevi di dire di tanto in tanto una banalità. L'amore proprio di chi vi ascolta ve ne sarà riconoscente. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Curioso che ogni nostro coetaneo ci sembri, quando lo incontriamo, molto più vecchio di noi. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Dieci poeti su dieci si credono più bravi degli altri nove. Nove, evidentemente, si sbagliano. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Disprezza pure gli altri, se vuoi; ma prima, magari blandamente, te stesso. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. È proprio dell'aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita? Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Gira, rigira, da Talete in poi la filosofia pesta l'acqua nel mortaio. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. I ricordi ci uccidono. Senza memoria, saremmo immortali. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. I suicidi sono solo degli impazienti. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. I treni che ho perduto, i libri che non ho scritto, le passanti que j'eusse aimées e che lo sapevano... Come a tutti, a me è toccata una sola fra le mille traiettorie possibili. Non è escluso che fosse la meno infelice. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. I vincitori sono sempre colpevoli, e va bene. Ma gli sconfitti, è sicuro che siano innocenti? Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Il miglior maestro non ha discepoli, insegna soltanto ipotesi. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Inquilini della terra, non è carino che ci diamo tante arie da proprietari. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Invidioso non è tanto chi soffre che altri abbia qualcosa che lui non ha, quanto chi soffre che altri abbia qualcosa che lui ha. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. L'amore: un sentimento inventato: ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. La felicità esiste, ne ho sentito parlare. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Leggere solo libri di autori defunti, ai quali non si dovrà scrivere o telefonare. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Morire è facile: prima o poi ci riescono tutti. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Nascere è umano, perseverare è diabolico. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Nessuna ingratitudine è pari a quella di ciascuna generazione nei riguardi della precedente. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Non ho certezze; la certezza è nemica invidiosa della verità. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Non il sonno ma l'insonnia della ragione genera mostri. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Non m'indigno più: prova decisiva che invecchio. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Qualunque cosa si dica, la vita è più antica e più forte della morte: nulla è morto che non fosse prima nato. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Quando si è zuppi di ricordi e stufi di ricordare, allora si comincia a morire. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Quanta fretta! E che smania, ogni giorno, di ingurgitare una moda, un autore, un'idea! Mentre non abbiamo ancora finito, temo, di capire i presocratici. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Ricordiamo a lungo chi abbiamo amato, meno a lungo chi ci ha amato. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo? Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Se la vita è un refuso, la morte è l'errata corrige. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Straordinari dolcissimi inferni della timidezza. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Tutti, vedo, si credono più intelligenti di quanto non siano. Temo di non fare eccezione. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Un aforisma ben fatto sta tutto in otto parole. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Una verità è pericolosa quando non somiglia a un errore. Il malpensante, Bompiani, Milano 2004. Uno degli errori di giudizio più comuni nella vita di relazione è di credere il prossimo capace di ogni nostra bassezza così come d'ogni nostra virtù. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. Uno dei miei pochi piaceri: dispiacere a chi non mi piace. Bluff di parole, Bompiani, Milano 2002. |