• NOTA
    Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Charles Baudelaire, I paradisi artificiali. Diari intimi, Dall'Oglio, Milano 1966.



    A proposito del sonno, avventura sinistra di tutte le sere, si può dire che gli uomini si addormentano quotidianamente con un'audacia la quale sarebbe inintelligibile, se non sapessimo che è il risultato dell'ignoranza del pericolo.

    Ad ogni istante siamo schiacciati dall'idea e dalla sensazione del tempo. Ed esistono soltanto due mezzi per sfuggire a questo incubo, per dimenticarlo: il piacere e il lavoro. Il piacere ci consuma. Il lavoro di fortifica. Scegliamo.

    Allo stesso modo, una quantità di piccole gioie compone la felicità.

    Appunto questo orrore della solitudine, il bisogno di dimenticare il suo io nella carne esterna, è ciò che l'uomo chiama, nobilmente, bisogno di amare.

    Avvisto ai non comunisti:
    Tutto è comune, perfino Dio.

    Bambino, ho sentito nel mio cuore due sentimenti contraddittori: l'orrore della vita e l'estasi della vita.

    Bisogna lavorare, se non per inclinazione, almeno per disperazione, poiché, tutto sommato, lavorare è meno noioso che divertirsi.

    Che cos'è l'amore?
    Il bisogno di uscire dal proprio io.

    Ciò che non è leggermente difforme sembra insensibile; ne consegue che l'irregolarità, ossia l'inaspettato, la sorpresa, lo stupore, sono una parte essenziale e la caratteristica della bellezza.

    Ciò che vi è di inebriante nel cattivo gusto è il piacere aristocratico di non piacere.

    Dell'odio della gioventù per i citatori. Il citatore è per essa un nemico.

    Diffidiamo del popolo, del buon senso, del cuore, dell'ispirazione e dell'evidenza.

    Dio è il solo essere che per regnare non abbia nemmeno bisogno di esistere.

    Dove sono i nostri amici morti?

    Essere un grand'uomo e un santo per se stesso, ecco l'unica cosa importante.

    Essere un uomo utile mi è sempre sembrato qualcosa di schifoso.

    I popoli adorano l'autorità.

    Il commercio è satanico perché è una delle forme dell'egoismo, e la più bassa, e la più abietta.

    Il lato seccante dell'amore è che esso è un delitto nel quale non si può fare a meno di un complice.

    Il mondo va avanti soltanto col malinteso.
    Appunto per mezzo del malinteso universale, tutti si mettono d'accordo.
    Infatti, se per sventura gli uomini si comprendessero, non potrebbero mai mettersi d'accordo.

    L'amore è per tutti - hanno un bel negarlo - la faccenda dominante della vita!

    L'amore può derivare da un sentimento generoso: il gusto della prostituzione; ma presto è corrotto dal gusto della proprietà.

    L'ispirazione viene sempre, quando l'uomo vuole, ma non se ne va sempre quando egli vuole.

    La franchezza assoluta, mezzo di originalità.

    La magrezza è più nula più indecente della grassezza.

    La musica scava il cielo.

    La stupidità è spesso l'ornamento della bellezza.

    La voluttà unica e suprema dell'amore sta nella certezza di fare il male. - E l'uomo e la donna sanno fin dalla nascita che nel male si trova ogni voluttà.

    Negli onesti c'è una certa viltà, o piuttosto una certa mollezza.

    Nell'amore, come in quasi tutte le faccende umane l'intesa cordiale è il risultato di un equivoco. Questo equivoco è il piacere.

    Nell'atto dell'amore c'è una grande somiglianza con la tortura o con un'operazione chirurgica.

    Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità di ognuno è il suo genio.

    Non potendo sopprimere l'amore, la Chiesa ha voluto almeno disinfettarlo, e ha istituito il matrimonio.

    Non pretendo che la Gioia non possa associarsi con la Bellezza, ma dico che la Gioia è uno dei suoi ornamenti più volgari; mentre la Malinconia ne è per così dire l'illustre compagna, a tal segno che non concepisco affatto un tipo di Bellezza in cui non vi sia dell'infelicità.

    Non può esservi progresso (vero, ossia morale) se non nell'individuo e per mezzo dell'individuo stesso.

    Non si può dimenticare il tempo se non facendone uso.

    Perché dovrei riuscire, se non ho nemmeno voglia di tentare?

    Perché lo spettacolo del mare è così infinitamente e così eternamente dilettoso?

    Perché siamo qui?

    Politica. - Insomma, al cospetto della storia e del popolo francese, la grande gloria di Napoleone III sarà stata quella di dimostrare che il primo venuto può, impadronendosi del telegrafo e della stamperia nazionale, governare una grande nazione.

    Politica. Io non ho convinzioni, come le intende la gente del mio secolo, perché non ho ambizione.

    Quando avrò ispirato il disgusto e l'orrore universali, avrò conquistato la solitudine.

    Quanto più l'uomo coltiva le arti, tanto meno è sessualmente potente.

    Se comincio dall'amore, è perché l'amore è per tutti - hanno un bel negarlo - la faccenda dominante della vita!

    Soltanto a poco a poco si fa tutto.

    Vi sono momenti dell'esistenza nei quali il tempo e lo spazio sono più profondi, e il sentimento dell'esistenza immensamento aumentato.

    Vi sono persone che non possono divertirsi se non in comitiva. Il vero eroe si diverte da solo.

    Volere ogni giorno essere il più grande degli uomini!